Quantcast
Channel: La Lentezza » Milan Kundera
Viewing all articles
Browse latest Browse all 3

La disfida!

$
0
0

Essendo incorso in uno di quegli incidenti che appartengono ai nostri tempi (d’un tratto il cellulare ha iniziato a fare i capricci), ho verificato se v’era una qualche possibilità di porvi rimedio, vieppiù consapevole che l’uso che faccio del telefono appartiene ormai al pleistocenico: ci faccio le telefonate. Dapprima sono andato in un grande magazzino dove una solerte commessa, dopo una fila interminabile, con una messe di parole incomprensibile, mi ha spiegato che non era conveniente aggiustarlo giacché era necessario aggiornare il software e poi bla bla bla, e bisogna fare il preventivo, ecc. ecc. Rinuncio, dunque, poche ore dopo, vado in un altro centro di telefonia e, superata l’asfissiante coda di adolescenti pronti all’acquisto della vita, ascolto da un’altra “gentile” commessa che si tratta di un cortocircuito e che non conviene ripararlo giacché il costo era alto rispetto alla possibilità di successo dell’intervento e quindi bla, bla e ancora bla. Non cedo al ricatto, torno a casa e prendo un vecchio apparecchio dimenticato dentro una scatola di biscotti, lo metto in carica e, miracolo, funziona. Sono parzialmente soddisfatto, non ne comprerò un altro. Mi programmo invece una cena in trattoria da Michele con un vecchio amico inglese, specialità toscane, ma il vino lo porto io: un Nero d’Avola del 2006, invecchiato in botte di rovere, roba che testimonia dell’esistenza di Dio. E voglio condividere l’esito felice della mia aspra contesa con l’usa e getta con l’immagine d’un mio quadro (di seguito), una musica ed un vecchio scritto. Buona visione, buon ascolto, buona lettura e buon fine settimana.

L'abisso inesatto

“L’abisso inesatto”. tecnica mista su tela 80 x80

“C’è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione fra le più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta il passo. Chi invece vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo. Nella matematica esistenziale il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio. Da tale equazione si possono dedurre diversi corollari, per esempio il seguente: la nostra epoca si abbandona al demone della velocità ed è per questo motivo che dimentica tanto facilmente se stessa. Ma io preferisco rovesciare questa affermazione: la nostra epoca è ossessionata dal desiderio di dimenticare, ed è per realizzare tale desiderio che si abbandona al demone della velocità; se accelera il passo è perché vuole farci capire che oramai non aspira più ad essere ricordata; che è stanca di se stessa, disgustata da se stessa; che vuole spegnere la tremula fiammella della memoria”. (Milan Kundera)


Viewing all articles
Browse latest Browse all 3

Latest Images

Trending Articles